Chiudono per mancanza di fondi le sedi delocalizzate dei grandi atenei italiani. Denunciando poca lungimiranza e molta compiacenza nella loro apertura. Un tema caro al ministro Carrozza.
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13.09.19 – Corriere della Sera (Bergamo) – “Ricercatori, alt alla fuga”
E’ stato eletto presidente dei rettori italiani: il più giovane rettore d’Italia (a 44 anni nominato rettore dell’università di Bergamo), Stefano Paleari è ora a capo della CRUI, a 48 anni, e ha segretario generale CRUI Alberto Tesi, rettore dell’università di Firenze.
Paleari appena insediato chiede subito al ministro Carrozza un investimento deciso sui giovani ricercatori, anche per bloccare la fuga dei cervelli.
13.09.02 – il Giornale – Anche gli universitari italiani delocalizzano gli studi all’est
Gli italiani vanno a studiare medicina nell’Europa dell’est. L’univeristà di Maastricht prevede un contributo di 6mila€ per lo studente straniero che proviene dalla Ue. Mentre i cinesi si stanno dirigendo verso gli atenei tedeschi. C’è di che riflettere.
13.09.02 – L’Eco di Bergamo – Ecco chi fa fuggire l’Italia dei migliori
Una delocalizzazione a volte necessaria – per lavoro, innovazione, studio, ricerca – premia chi valica il confine anche di poche centinaia di chilometri.
13.09.05 – l’Espresso – EMIGRARE per una borsa di studio
Bravi ma senza mezzi: i ragazzi che non possono contare sulle loro famiglie per andare all’università sono costretti a fare le valigie a 19 anni per tentare gli studi nelle università /regioni italiane che garantiscono le borse di studio per gli idonei.